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L'*amore lungo / Manlio Cancogni

pubblicazione   Milano : Rizzoli, [1976]
descrizione   292 p. ; 23 cm.
serie   La Scala


Sara e Silvio si amano da sempre, han sempre vissuto e ancora continuano a interrogarsi sull'amore e ad azzuffarsi in un alternarsi drammatico di felicità e disperazioni. Sembra che a ogni momento debba esserci la rottura. Ma il loro è un amore che non finisce; è l'amore lungo. Intorno c'è una folla di personaggi minori, senza nome, di familiari, amici, concittadini. Il mondo cambia. È in corso una guerra; poi una rivoluzione, lenta ma profonda, muta la società, il modo di vivere e di concepire la vita. Anche il loro amore si trasforma: oltreché per il passare del tempo, a causa di quegli avvenimenti. Ma nel fondo rimane uguale a se stesso: oscuro, tormentoso e inesplicabile. Perché? continuano a chiedersi fino in fondo i due singolari amanti sempre divorati dalla stessa esclusiva passione. L'amore lungo è forse il primo vero romanzo di Manlio Cancogni. Finora nei suoi racconti, anche in quelli di più largo respiro, come Il ritorno o Parlami, dimmi qualcosa, l'io dell'autore appariva sempre dominante, proiettando liricamente le sue «verità» e i suoi dubbi dugli altri, sull'ambiente, sul mondo. Qui invece i due personaggi godono di una obiettiva e totale autonomia, svolgendo di anno in anno il gomitolo di vita che hanno avuto in sorte, di età in età, ogni volta sorpresi dalle scoperte, dalle novità che esplodono dalla loro contrastata unione. Si parlano. Anzi la loro vita non è altro che un dialogo ininterrotto, ora aperto, ora sottinteso, ora sognato, che sempre, direttamente o no, li riconduce allo stesso oggetto: l'amore, il loro dannato amore. Tanto più dannato quanto più spoglio di gesti esteriori, di soluzioni clamorose. Uno scontro interno, continuo, una lite con qualche pausa di respiro, di requie che dà l'illusione della pace senza mai raggiungerla veramente. Quando finirà? implorano i due protagonisti. Al termine di questo duello non c'è vincitore né vinto. Sara e Silvio sono tutti e due sanguinanti e stremati, ma sempre pronti a riprendere le armi. Il libro è finito; l'amore lungo continua.
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