La vera malattia dell'uomo contemporaneo sembra essere la fretta, la frenesia di produrre, consumare, emergere, far carriera, con ritmi di vita sempre più frenetici e inesorabilmente scanditi dagli imperativi del lavoro «straordinario» e del principio di prestazione, che regola anche ciò che rimane del cosiddetto tempo libero. Se questa è la fretta «cattiva», che sottrae momenti preziosi agli affetti e alla famiglia, esiste però anche una fretta «buona»: il lampo dell'intuizione geniale, la tempestività con cui si coglie un'occasione, la rapidità nel prendere decisioni, doti essenziali per avere successo; e, ancora, il dinamismo e l'alta velocità che informano il nostro universo tecnologico: dall'aereo supersonico al telefono cellulare, a Internet, la rete telematica che consente di comunicare in tempo reale con tutto il mondo. Lo stesso vale per l'opposto della fretta, la lentezza. Alla lentezza «cattiva» del traffico urbano, dell'esasperante trafila burocratica, della pigrizia mentale e affettiva in cui può sprofondare una relazione di coppia, fa riscontro una lentezza «buona», che caratterizza le schermaglie amorose, l'andamento sinuoso e languido della seduzione, le carezze e i giochi erotici, il desiderio sempre più diffuso di fermare la folle corsa delle lancette dell'orologio. Sono queste le categorie elaborate da Willy Pasini per analizzare, oltre alle cadenze della vita sociale, i tempi dell'undividuo, cioè del corpo (cronobiologia), del desiderio (psicologia) e dell'eros (sessuologia). Anche in tale campo, infatti, esistono «malati del tempo», anche qui occorre saper distinguere tra fretta (e lentezza) «buona» e «cattiva»: se c'è chi fa l'amore troppo rapidamente, raggiungendo un orgasmo prematuro, c'è anche chi frena al punto di negarsi il piacere. Come raggiungere allora la giusta armonia sessuale? Nei Tempi del cuore l'autore risponde a questa domanda spiegandoci come nasce e muore il desiderio, come far durare l'attrazione e l'erotismo. Per farci capire come mai siamo ossessionati dal tempo. Ma, soprattutto, per insegnarci quando è il momento di rallentare e/o di accelerare. Nell'amore e nella vita.