Marie è Marie Curie, l'eroina della scienza, la visionaria polacca cui la scoperta del radio e le rivoluzionarie ricerche sulla radioattività valsero ben due Premi Nobel, il primo dato a una donna e la prima a meritarne un secondo. Blanche è Blanche Wittman, la paziente preferita di Charcot per i suoi innovativi esperimenti terapeutici, la «regina delle isteriche» nel gineceo infernale della Salpêtrière, il più rinomato ospedale neurologico del tempo, alle cui pubbliche sedute di ipnosi assistevano Freud e Strindberg, Babinski, Sarah Bernhardt e tutta l'élite medica, intellettuale e mondana della Parigi di fine Ottocento. Due donne di origini e mondi lontani il cui incontro è la scintilla di un'unica domanda, una comune lotta e uno stesso destino: entrambe bruciate nell'anima e nel corpo dalla letale luminescenza azzurra del radio e da quella non meno misteriosa e mortale della passione. Diventata assistente di laboratorio di Marie, sua amica e confidente, Blanche è la testimone di cui Enquist si serve per intrecciare le due grandi avventure scientifiche che segnano l'inizio della modernità e indagare un'epoca ricca di fermenti libertari e di oscurantismo. Ma è la domanda di Blanche e Marie il centro di questo romanzo d'amore e sull'amore: qual è la misteriosa natura di quel legame che unisce Blanche a Charcot, quel potere incontrollabile che spinge Marie a innamorarsi perdutamente di Paul Langevin, sposato e padre di famiglia, mettendo a repentaglio reputazione, carriera e quasi l'incolumità? Qual è «la formula chimica del desiderio», l'unità di misura che potrebbe aiutare a capire la felicità e l'inaudita sofferenza dell'amore e a trovare quel nesso che darebbe un senso a tutto?