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*C'è silenzio lassù / Gerbrand Bakker ; traduzione e postfazione di Elisabetta Svaluto Moreolo

pubblicazione   Milano : Iperborea, [2009]
descrizione   307 p. ; 20 cm.
serie   Gli Iperborei ; 173


Lassù, in un angolo dimenticato dell'Olanda del Nord, la terra è piatta come la vita di chi la abita. Lassù, dalla stanza fredda al primo piano della cascina dove Helmer ha appena rinchiuso il padre vecchio e infermo, non viene più nessun rumore. È la vendetta crudele e incruenta di un figlio costretto a vivere per decenni una vita non sua: dalla morte del fratello gemello in un incidente, lo studente di lettere con pochi soldi e tanti sogni di poesia e di città è tornato in campagna a mungere le vacche, e non ha più smesso. Da quella tragica sera gli anni si sono volatilizzati nella ripetizione meccanica di gesti quotidiani, nel rancore e in una nostalgia senza nome. Ma quella vendetta è anche la prima vera scelta mai compiuta da Helmer, il primo passo verso una riappacificazione con il padre e con se stesso. E sarà una lettera, una richiesta di aiuto da parte di Riet - la bellissima fidanzata del fratello perduto - la scintilla che lo porterà sulla via dell'emancipazione: forse è proprio quando il cono di luce della vita si restringe che un futuro diverso appare possibile. Accolto dalla critica internazionale come un miracolo di understatement e di laconico umorismo, C'è silenzio lassù è un romanzo minimale che brucia lentamente: nei suoi campi umidi, nei suoi cieli tersi dove volano stormi di uccelli inquieti, aleggiano echi delle strade riarse di Cormac McCarthy.
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