Una donna ancor giovane ma segnata dalla bruttezza, insegnante di filosofia, negli anni del dopoguerra, presso l'università di una città di provincia, condizionata da una madre ansiosa e da un ambiente pervaso da moralismo cattolico; il suo vecchio professore, il Maestro, inquieto filosofo spiritualista, predicatore della libertà dell'uomo religioso, ma anche metafisico dongiovanni, con una moglie abbandonata dopo averla sottratta a un ambiente equivoco e banali storie di amori alle spalle: ecco i protagonisti de L'assoluto sentimentale, una storia di sconfitte, ricca però di quella fede nei sentimenti che può riempire la vita di misteriosa grandezza. Tra la giovane donna e il Maestro esiste un ambiguo rapporto di attrazione intellettuale che non tarda a trasformarsi in amore fisico, un amore che tuttavia viene vissuto dalla giovane tra tensioni e angosce, slanci e pentimenti, e che alimenta un suo naturale germe di follia. Morta la madre, abbandonata dall'amante-Maestro, la protagonista di questo diario cerca di risalire dal fondo della depressione in cui è precipitata, con l'esercizio di una faticosa autocritica e di una fede che nessuna esperienza trasgressiva e di dolore ha potuto intaccare. Romanzo di passioni ambigue e di generosi moti dell'anima, L'assoluto sentimentale è una coinvolgente analisi di quei sentimkenti che possono sconvolgere irrimediabilmente uno spirito religioso, oscillante tra il bisogno e la paura di amare.