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| Un romanzo sperimentale che accosta Giuseppe Berto a Salinger e Hemigway, un successo fulminante che nel 1964 si guadagnò il premio Viareggio e il Campiello. " Il male oscuro" racconta la vicenda di un "mezzo intellettuale di provincia" che si trasferisce nella capitale da un piccolo centro del Veneto con il sogno di scrivere il suo capolavoro. Si ritrova invece a occuparsi di sceneggiature per il cinema, ai margini della città di Roma scintillante ma meschina della Dolce vita. Lentamente, l'invidia per il successo altrui inizia a consumarlo, fino a che la morte del padre lo fa precipitare in una profonda angoscia. È così che prende il via la dolorosa esplorazione di sé del protagonista, alter ego non troppo celato dell'autore stesso, che cerca nella psicoanalisi e nella scrittura la strada per guarire da quella malattia sottile che è la depressione. Un flusso di coscienza dal ritmo inacalzante, pieno di poesia e ironia, " il male oscuro" rimane ancora oggi un grande successo mondiale. |
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